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La Chiesa confessa che Myriam è stata assunta in cielo con l’anima e col corpo, cioè con tutta la sua personalità. Come Gesù che non ha lasciato il suo corpo sulla terra. La Chiesa ci insegna anche che Myriam mentre sale in cielo non perde nulla della sua personalità, il suo corpo viene trasformato, glorificato, non sente più i limiti del tempo o dello spazio, può trovarsi in vari posti nello stesso momento. Ogni uomo che muore in stato di grazia, viene (spesso passando per il purgatorio) assunto in cielo con tutta la sua personalità, purificato. Il suo corpo viene glorificato, non perde la sua identità. Myriam ha offerto tutta se stessa a Dio, il suo corpo è da sempre il Tempio dello Spirito Santo e, per logica conseguenza, è stata assunta in cielo con l’anima e il corpo. Ma attenzione, il fatto che Myriam sia stata assunta in cielo non significa che è stata trasportata in una lontana regione, oltre le nuvole, oltre il nostro universo, dove ci guarda dalla sua alta e gloriosa dimora.

Spesso i cristiani hanno questi falsi concetti del cielo che non corrispondono alla realtà. Si, il cielo per noi rimane un mistero, ma non dobbiamo pensare al cielo come ad una città bellissima ma tanto lontana. Piuttosto possiamo parlare del cielo come di una nuova dimensione, sempre per noi inimmaginabile. Myriam attraverso la sua assunzione in cielo (come Cristo con la sua ascesa al cielo) non si è allontanata da noi per andare in una gloriosa dimora, al contrario, si è immersa nel mondo. Anche se possiamo solo immaginarlo. Mi spiego meglio. Finché Myriam viveva sulla terra, era limitata dal tempo (invecchiava, il tempo passava anche per Lei), era limitata dallo spazio (era in un solo posto). Dopo la sua assunzione in cielo, Myriam si trova in un’altra dimensione che la nostra mente non riesce a comprendere. In questa nuova celeste dimensione non ci sono i limiti di tempo (rimani sempre giovane) o di spazio (Myriam può essere ovunque presente contemporaneamente, anche in mille posti diversi).
continua

Giornalino Parrocchiale
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