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Il Vangelo ci racconta che una volta Gesù, preso dalla sua missione, insegnava alla gente, ma improvvisamente qualcuno dalla folla gli disse ad alta voce: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano» (Mc 3, 31-35) (sappiamo che si trattava dei suoi cugini, suoi parenti e non figli di Myriam). Il Maestro approfittò anche di questo momento per trasmettere ai suoi ascoltatori un importante insegnamento. Gesù parlava agli ebrei che si sentivano privilegiati, quasi salvati dal fatto stesso che erano i figli, i discendenti di Abramo. In quel momento Gesù, forse scuotendo la mentalità degli ascoltatori, volle insegnare che non è la parentela o la discendenza con Abramo che salva ma la fede praticata, per questo disse ai presenti: «Chi è mia madre? Chi sono i miei fratelli?» (Mc 3, 33).

Molti, l’ho sentito affermare tante volte da varie persone (non dai cattolici), dicono che Gesù in quel preciso momento disprezza, ripudia pubblicamente sua madre, come se Lei avesse avuto solo il compito di metterlo al mondo. Ho sentito Testimoni di Geova dire che la madre di Gesù era come una semplice busta che è servita a Dio solo per spedire la lettera (Gesù) agli uomini, e poi questa busta si può buttare via. Non so perché hanno tanto odio verso questa Donna della quale tutta la Santissima Trinità si innamorò. Questi non hanno capito proprio niente di niente. Gesù non solo è venuto al mondo da sua Madre, ma è cresciuto da Lei, sarà assistito da Lei ai piedi della croce, e a Lei Gesù stesso affiderà i suoi discepoli.

Gesù sa che Myriam lo ascolta in questo momento e che lo capisce, il Maestro sa benissimo che sua Madre prima di concepirlo nella sua carne immacolata, Lo ha concepito nella pura fede. Ed è consapevole che Myriam sa bene che è la fede praticata che conta, e non la parentela. Proprio per questo il Figlio di Myriam proclama ad alta voce: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?» (Mc 3, 33). Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre» (Mc 3, 34-35).
continua

Giornalino Parrocchiale
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